La Rotatoria 2

1 anno fa raccontammo la storia di un semaforo e di una rotatoria, legate ad una vicenda di ordinario traffico nella periferia nord di Roma, tra i quartieri La Storta e la Giustiniana (La rotatoria, 24 ottobre 2010). Registravamo l’idea della classe dirigente locale di eliminare il semaforo incriminato lungo la via Cassia per fluidificare il traffico. Scrivevamo: “Il progetto è allo studio. È allo studio da 1 anno (…).

Sul settimanale “Zona” del 16 settembre scorso c’è un articolo così intitolato: “Semaforo Giustiniana, niente rotatoria: progetto in 3 fasi”. La famosa rotatoria che – secondo la classe dirigente locale – avrebbe dovuto risolvere quasi tutti i problemi della via Cassia tra La Storta e la Giustiniana non si farà. Leggiamo le dichiarazioni di Roberto Cantiani, presidente della Commissione Mobilità di Roma Capitale, sul nuovo progetto di viabilità: “Il progetto verrà sviluppato in tre fasi: la prima, che partirà da subito, consiste in un’ottimizzazione dei tempi del semaforo, che resterà immutato, in modo da dare maggior spazio al verde sulla Cassia, limitando così gli impedimenti sul traffico”[1].

Ricapitolando: 365 giorni di tempo per elaborare l’idea seguente: tenere acceso il verde del semaforo per qualche secondo in più. Tralasciamo l’analisi delle altre due inutili successive due fasi (un semaforo intelligente e una nuova segnaletica). Ma non possiamo evitare la chicca finale sempre del presidente della Commissione Mobilità: “Da qui a sei mesi dovremmo avere uno studio dettagliato della situazione per portare a termine risultati importanti”. Sobriamente, il settimanale conclude: “Forse, tra dieci anni, il fascicolo “Semaforo Giustiniana” potrà finalmente essere archiviato”. Forse, appunto. Intanto si continua a “studiare” una soluzione, senza trovarla.


[1] Alessio Barbati, “Semaforo Giustiniana, niente rotatoria: progetto in 3 fasi”, Zona, 16 settembre 2011.